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Dov’eravamo rimasti…

18 Ago

Ci sono stati diversi cambiamenti nel corso dell’ultimo anno: tra i vari piani avevamo previsto di trasferirci a Praga, ma per strane coincidenze astrali il nostro destino, invece, aveva già programmato una sosta in Austria.

Ormai è già un anno e mezzo che viviamo a Graz, un’accogliente cittadina al confine con la Slovenia, seconda città austriaca dopo Vienna, di cui fino a un anno e mezzo fa, devo ammetterlo, non ne conoscevo proprio l’esistenza.

Ed è iniziata così questa nuova avventura.

Tra le varie faccende da sbrigare, ho dovuto riesumare il mio tedesco, che a poco serve se poi ti parlano in dialetto stiriano… Ma da qualche parte bisognava iniziare!

Le basi di grammatica acquisite durante le scuole superiori e l’Università hanno giocato chiaramente a mio favore, anche se nella lingua parlata di tutti i giorni (“Alltagsdeutsch”) ho notato fin da subito qualche discrepanza…

I primi giorni percepivo le frasi come un flusso indistinto e continuo di suoni, al ché, come potrete immaginare, ero alquanto demoralizzata. La mia motivazione e le mie conoscenze pregresse del tedesco non erano sufficienti. Ho dovuto ricominciare tutto da zero!

Non sono una persona che si perde d’animo facilmente, così ho deciso di frequentare diversi corsi presso diversi istituti e scuole di lingue: alla Deutsch und mehr, alla Deutsch in Graz, presso la Camera di Commercio e l’Università di Graz, e tuttora dedico gran parte del mio tempo allo studio di questa lingua che non mi dà tregua e ogni giorno mi lancia nuove sfide.

Non a caso è considerata “difficile” da imparare: “Deutsche Sprache, schwere Sprache!”.

Il primo insegnante di tedesco che ho incontrato qui a Graz ha subito smorzato il mio entusiasmo, annunciandomi che per imparare bene questa lingua mi occorreranno almeno 5 anni di vita! Ed è stato estremamente positivo! Perché ancora dopo un anno e mezzo mi sembra di non riuscire a spiaccicare parola!

Il lavoro mi ha permesso di entrare in contatto con la lingua viva, di incontrare alcune persone pazienti (altre meno…) disposte a correggermi e a darmi nuovi spunti per imparare. A loro devo tanto! Ma per studiare una lingua ci vuole costanza e anche metodo! A questo ci stiamo ancora lavorando…

Di certo sono tanti gli strumenti a disposizione per potersi allenare e per approfondire anche da soli: tra questi occorre menzionare il portale Mein Sprachportal, fondamentale per chi parte da zero e decide di trasferirsi in Austria.

Un altro sito di cui non riesco più fare a meno è Deutsche Welle, dove sono riportate notizie di attualità e dove è possibile esercitarsi nella lettura e nell’ascolto.

Senza dimenticare Netflix (per cui ho sviluppato una discreta dipendenza).

Non voglio entrare nel merito dei dizionari da consultare, a cui dedicherò sicuramente un nuovo post. Nel frattempo auguro a tutti una buona domenica sera.

Liebe Grüße aus Graz!

 

 

 

 

 

 

How can I improve my English?

20 Feb

Different ways to learn EnglishCome tutti sanno le lingue evolvono e cambiano nel tempo e possono assumere forme diverse rispetto allo standard in base ai settori specialistici in cui vengono utilizzate. Il processo di apprendimento di una lingua straniera è un processo di continuo aggiornamento. Con i mezzi di comunicazione di cui disponiamo oggi (inesauribile fonte di materiale linguistico) il lavoro può essere agevolato, ma occorre comunque una buona dose di esercizio e buona volontà per ottenere risultati (come in tutte le cose!).

Nonostante l’inglese sia una delle mie lingue di specializzazione, dopo lo spagnolo, e ne faccia uso quotidiano anche per motivi di lavoro, devo ammettere che ho ancora parecchie difficoltà nella produzione, in particolare nell’espressione orale.
So che esistono diverse soluzioni per apprendere una lingua straniera. La prima che mi viene in mente è quella di trasferirmi in un paese lontano in cui si parla solo ed esclusivamente inglese, ma non avendone momentaneamente la possibilità, devo trovare soluzioni alternative:

Tra i primi consigli che propone il sito UsingEnglish.com vi è quello di iniziare a scrivere un blog in inglese! E credo sia un’idea molto interessante: questo mi permetterebbe di ampliare il mio vocabolario nella costante ricerca di nuovi termini per raccontare le mie esperienze, i miei stati d’animo o riportare novità tratte dai giornali o dalla radio; e mi permetterebbe di registrare i miei progressi nel tempo. In un blog è possibile modificare continuamente i contenuti, quindi potrei tornare eventualmente sui miei post in caso ci siano errori di cui mi renderò conto solo col tempo.

Tra le altre strategie consigliate, al punto numero 11 suggeriscono di leggere la traduzione inglese di un libro scritto originalmente nella nostra lingua madre; anche senza aver letto il libro in italiano, ci risulterà più semplice da comprendere poiché pare che anche l’ “inglese delle traduzioni” tenda a essere più semplificato.

C’è chi dice che per scrivere bene bisogna leggere bene; quindi suppongo che per parlare bene sarà necessario ascoltare bene.  A tal proposito, sui siti della BBC e del British Council è possibile trovare mp3 accompagnati da audio scripts; sui canali radio si può ascoltare musica in lingua inglese ed eventualmente andare a cercare le parole o lyrics; oppure guardare video o serie TV, con il supporto dei sottotitoli in lingua inglese. Tutti strumenti utilissimi per fare esercizio.

Nell’ambiente universitario inoltre è facile trovare i cosiddetti Tandem, persone madrelingua disponibili a fare uno scambio linguistico alla pari: io insegno loro l’italiano in cambio di lezioni di inglese, ad esempio. Sforzarsi di comunicare con un madrelingua è un’ottima strategia per imparare non solo l’inglese standard ma per familiarizzare anche con l’inglese parlato, utile nei contesti quotidiani.

Infine, ci sarebbero migliaia di modi per imparare o approfondire una lingua straniera; non credo riuscirò a riassumerli tutti in questo post… Sarà un motivo in più per creare una piccola rubrica all’interno di questo blog dedicata alla mia esperienza di apprendimento/approfondimento della lingua inglese.

Concludo il post con il consiglio numero 51, il più divertente: non dimenticatevi di bere prima di parlare inglese! Fantastico! Questo vi aiuterà sicuramente a esprimere in maniera più fluente ciò che volete comunicare!

Get tipsy (= a little drunk) before speaking English. This can not only improve your fluency while you are drinking, but can also improve your confidence in future days and weeks by showing you that you can communicate what you want to say.

Strumenti utili: Linguee in italiano

4 Dic

Esce oggi la versione italiana di Linguee.

Cos’è Linguee?

Linguee è una combinazione tra un dizionario redazionale online e un motore di ricerca per traduzioni e permette a chiunque di avere accesso gratuitamente a eccellenti traduzioni realizzate da traduttori professionisti. La ricerca può essere fatta dall’italiano all’inglese e viceversa. I risultati della ricerca si basano su risorse internet multilingue attendibili come siti web di imprese, organizzazioni internazionali e siti di università tradotti da professionisti, oltre ai documenti ufficiali dell’Unione Europea e a testi di brevetti.

Linguee_esempio

Come funziona Linguee?

“Un programma informatico, detto “web crawler”, cerca ininterrottamente pagine web bilingui. Queste pagine vengono rilevate automaticamente e dalle stesse vengono estratte le frasi e le parole tradotte. I testi vengono poi valutati da un algoritmo di apprendimento automatico che filtra le traduzioni di migliore qualità per la visualizzazione.
Questo sistema è in grado di servirsi del feedback degli utenti per stabilire in maniera autonoma dei criteri che permettano di distinguere una buona traduzione da una cattiva. É in grado di riconoscere, per esempio, quando una pagina web è stata tradotta tramite un traduttore automatico se contiene la parola “WordPress” e quando molte parole sembrano essere state tradotte letteralmente. Attraverso questo processo di “apprendimento” l’algoritmo riconosce e filtra autonomamente migliaia di traduzioni a seconda della loro qualità [¹]”.

In pratica, è sufficiente inserire una parola o un frammento di frase nella barra di ricerca dopo aver selezionato la combinazione linguistica di nostro interesse e cliccare su “cerca”. Comparirà una schermata con due colonne: quella più centrale è quella che riporta le soluzioni evidenziate in giallo; mentre a sinistra troveremo i link alle soluzioni lessicali proposte dalla redazione, corredate da categoria grammaticale, sinonimi e un bottone per ascoltarne la pronuncia. Inoltre, per ogni accezione è riportata la fonte o il sito di provenienza e nel caso la traduzione non dovesse corrispondere esattamente alla parola/espressione ricercate troveremo accanto al testo un triangolino giallo come simbolo di avvertenza.
Per darvi un’idea: http://www.linguee.it/italiano-inglese/page/help.php

Linguee non è un traduttore automatico e non è stato concepito per tradurre interi testi; è un strumento utilissimo per traduzioni e redazione di testi in altre lingue soprattutto a livello fraseologico in quanto permette di recuperare collocazioni (o cooccorrenze)  ed espressioni idiomatiche collocate all’interno dei loro contesti d’uso, servendosi di traduzioni già esistenti ricavate da fonti più che attendibili.

Infine, per chi volesse collaborare è possibile iscriversi gratuitamente al sito di Linguee e partecipare alla redazione del dizionario suggerendo nuovi vocaboli, correggendo traduzioni scorrette e valutando le soluzioni proposte da altri.

Sito web: Linguee.it

Il linguaggio dell’economia

3 Lug

Mai come in questo momento mi sono interessata di economia…
Crisi, norme, fisco, tasse, tributi, contributi, IMU, bolli, IRPEF, INPS, indennizzi sono le parole che più frequentemente leggo e sento pronunciare in questi ultimi tempi, ormai anni. Economia e Finanza Essere informati su quel che accade nel mondo e intorno a noi, nel nostro, anche in termini economici e finanziari non guasta, anzi! In tempi come questi non è ammessa ignoranza e a tal proposito vorrei consigliare il glossario di economia del Sole 24 Ore, un’attendibile risorsa lessicografica e di consultazione ideale per capire i meccanismi del nostro sistema economico e fondamentale per arricchire il nostro bagaglio lessicale.

Il linguaggio economico-finanziario, come quello giuridico ad esempio, è un linguaggio settoriale, un modo di esprimersi di un particolare ambito specialistico, proprio dell’economia e della finanza. Si distingue per l’eterogeneità delle tipologie testuali che comprende, ciascuna di diversa  diffusione; inoltre, per l’uso frequente di acronimi e di locuzioni o termini in lingua straniera, in particolare di anglicismi.

» Glossario di economia – Il Sole 24 ore

Per ulteriori approfondimenti sulle origini e lo sviluppo della lingua dell’economia e della finanza  ci sono numerose letture consultabili anche online, qui riporto quella che ho trovato sull’Enciclopedia Treccani.

5 blog sulla traduzione

10 Mag

Blog orangeDopo mesi e mesi di continuo navigare nell’oceano infinito del web, alla ricerca di nuovi siti e di avventure straordinarie nel mondo dell’informazione, è arrivato il momento di stilare una mia classifica personale dei migliori blog sulla traduzione (sono tanti ma al momento mi limito ai primi 5) da cui ho imparato tanto e che ritengo di grande utilità per chi è alle prime armi o per chi come me coltiva da anni questa passione e ha deciso di farne il proprio lavoro:

… provate a darci un’occhiata anche voi 😉